venerdì 22 aprile 2011

(rullo di tamburi) il casatiello napoletano!



Cari amici, oggi vi racconterò una storia.

C'era una volta una ragazzina tanto carina, la cui famiglia, pur non avendo origini napoletane, viveva a Napoli. Questa famiglia, però, non s'era adattata ai costumi nazionali partenopei e così, quando s'avvicinava la Santa Pasqua, non preparava il mitico Casatiello, preferendogli un'orribile pizza rustica, secondo la tradizione Sannita (la suddetta famiglia proveniva infatti da quella zona della Campania che viene definita Sannio). La povera ragazzina era costretta ad andarsi a comprare il casatiello o a farselo offrire dai parenti dei suoi amichetti che lo preparavano, perché altrimenti sarebbe rimasta a bocca asciutta. Ma un bel giorno, quando la ragazzina era oramai diventata una giovane donna adulta, decise di prepararsi da sè questo splendido, soffice e leggero preparato, avvalendosi di una ricetta trovata su internet e dei consigli del suo buon collega Vituccio Faenza.
Disclaimer
A margine di questa storia dal sapore picaresco d'amarezza e quindi di rivalsa, vi dico che mi sono avvalsa della ricetta di Giallo Zafferano (for ever) ma anche di quella del mio amico e collega Vito, che suggerisce di mettere all'interno del casatiello formaggi misti a vostra scelta; siccome in casa avevo solo il parmigiano ed il pecorino romano, io ci ho messo solo il parmigiano tagliato a cubetti però voi potete metterci il provolone, l'auricchio... insomma, quello che preferite! L'impasto è parecchio morbido, quindi l'ho lavorato con un bel po' di farina, penso sia per colpa dello strutto. A proposito, io non l'ho tirato fuori dallo stampo perché mia madre deve portarlo con sè ad Ischia però non so quanto sia fattibile il cavarlo fuori da lì, quindi vi consiglio d'utilizzare un foglio di cartaforno bagnata (s'attacca meglio) a cui praticherete un forellino al centro (giusto perché si usa uno stampo da babà), così che non avrete problemi nel tirarlo fuori; se poi avete uno stampo da babà antiaderente o in silicone, potete anche utilizzare quelli!
Il casatiello è proprio un must a Napoli, quindi non potevamo non inserire questa ricetta!
Ingredienti:

Per l'impasto:
600 gr di farina + un po' per la spianatoia
350 ml di acqua tiepida
25 gr di lievito di birra (o una bustina di quello chimico)
2 cucchiai di pepe macinato
120 gr di strutto + un po' per ungere la teglia
10 gr di sale
Per il ripieno:
100 gr di formaggio a scelta (provolone, scamorza)
100 gr di salame napoletano
100 gr di pancetta
40 gr di grana padano grattugiato
40 gr di pecorino romano grattugiato
Per guarnire:
5 uova intere + un ovetto sbattuto per spennellare
Preparazione:
Scaldate un po' l'acqua, dove poi scioglierete il sale. Mettete la farina, lo strutto ed il lievito in una ciotola (oppure in un'impastatrice), assieme al pepe. Aggiungete poi l'acqua ed impastate per bene, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che metterete in una ciotola unta di strutto (o olio). Coprite la ciotolona con uno strofinaccio (o della pellicola) e lasciatelo lievitare per 2 ore circa, a 30° gradi o fino a che il volume dell'impasto non sarà raddoppiato. 
Intanto, dedicatevi al tagliuzzamento in cubetti del ripieno e poi ricordate di lavare ed asciugare le uova, mica potete mettercele sporche!
Ora viene il bello: tirate fuori l'impasto, mettete tanta farina sulla spianatoia e lavoratelo ancora un po'. Se è molle, non temete: aggiungete un po' di farina e tutto si risolverà. Fatto questo, stendete l'impasto con un matterello, dovrà essere alto circa 3 mm (ma anche di più basta che non sia troppo doppio) e dovrà sembrare un grande rettangolone. Tagliate un po' di pasta da un'estremità e tenetela da parte, vi servirà per fare i pezzetti di impasto da mettere sulle uova. Una volta fatto questo, siete quasi a cavallo, perché dovrete cospargerlo solo dei formaggi grattati e del mix per il ripieno (occhio a lasciare il bordino attorno libero e senza imbottonatura, come dicono a NA, per poi poterlo chiudere), prima di andare ad arrotolarlo su sè stesso, formando un lungo salsicciottone.
Ora scegliete che ruoto usare, se cospargerlo di strutto, oppure se usare la cartaforno. Quindi adagiate delicatamente il salsicciotto nel ruoto, facendogli assumere ovviamente una forma circolare.
Ora è tempo che lieviti ancora, a 30° circa, per un'ora o finché il casatiello non abbia raggiunto il bordo dello stampo.
Intanto, prendete il pezzettino d'impasto avanzato, stendetelo e ricavate dieci stricioline (due per ogni uovo).
Trascorso il tempo, tirate fuori il casatiello ed adagiatevi sopra, ben distanziate, le ovette, che coprirete con i pezzetti di pasta, formando una bella X. Se vi piace, spennellate con l'uovo battuto altrimenti mettetelo in forno e stop, a 200° (statico) per circa 45 minuti.
Buon appetito!


Musica consigliata: Phinx - Italian job
Avreste mai detto che questi ragazzi sono italiani? Ebbene sì! Sono bravissimi ed io li adoro, questa canzone mette una bella carica, perfetta per impastare!

venerdì 15 aprile 2011

Le brioSC (come dice Coky) leggere




Ben trovati, miei amati lettori!

Oggi vi propongo una bella ricetta che ho trovato sul mitico sito Giallo Zafferano. Si tratta di briochine (o briosc, come dice il nostro amico Coky) leggere, poiché con poco burro e senza uova, facili da realizzare e che si possono gustare sia assolute, che farcite (dolci o salate, come preferite!). 
Sono una bellissima soluzione, fondamentalmente perché tra poco arriva l'estate, dobbiamo tenerci in forma e quindi metterci a mangiare brioche ricche di grassi ci farebbe solo riempire di bozzi di lardo, il che è male! A proposito, avete iniziato con un po' di sport per rimettervi in forma? e con una buona alimentazione? Non temete, perché vi posterò qualcuna delle nostre ricettine facili e leggere, così al mare farete un figurone! 
Disclaimer:

As ever, ho utilizzato la macchina del pane per l'impasto. Ma voi potete farlo a mano o con l'impastatrice, dipende da come vi trovate meglio. Potete dare alle briochine la forma che volete, noi abbiamo fatto un bel treccione e le classiche brioche col pallino sopra, però potete fare anche dei cornettini o quello che volete!
Ingredienti:

400 gr di farina OO
600 gr di farina manitoba
70 gr di burro o olio 
500 ml di latte
70 gr di miele
50 gr di lievito di birra
40 gr di zucchero
un cucchiaino raso di sale fino

Preparazione:

Intiepidite il latte. Fate sciogliere il lievito in poco latte e intanto, versate nell'impastatrice le farine, il miele, il burro a temperatura ambiente, e il latte (tranne 125 ml che terrete da parte). Impastate un po', quindi aggiungete il sale e poi il latte poco alla volta. Impastate per bene, finché l'impasto non sia liscio ed omogeneo, dopodiché mettetelo in una ciotola coperto da uno strofinaccio e lasciatelo riposare per 30 min a temperatura ambiente (diciamo ambiente di Caracas, visto che dovranno essere almeno 25 gradi... vabbè!).

Passata la mezz'ora, riprendete l'impasto e iniziate a dare le forme che volete: cornettini, palline, torri di Londra... insomma, quello che vi suggerisce la fantasia! Potete anche fare le trecce, in questo caso, con questa dose di impasto, ne verranno 2 o 3 di media grandezza (occhio a non usare tutto l'impasto per una sola treccia, altrimenti verrà una cosa abnorme). Mettete le formine o le treccine su di una teglia foderata di carta da forno, quindi passate un po' di latte sulle briochine per lucidarle e rimettetele a lievitare per 50 minuti in un luogo caldo (circa 30°, il forno spento con la luce accesa andrà benissimo).

Una volta trascorso il tempo, accendete il forno a 200°. Intanto, prendete le vostre briochine, torri di Londra, ecc ecc e spennellatele con l'uovo battuto, così verranno lucidissime. Mettete nel forno una teglia piena di acqua, possibilmente sul fondo del forno... non ce la buttate dentro oppure saranno guai. Infornate le briochine e tempo 20 minuti, saranno pronte! Le trecce ci metteranno un po' di tempo in più, una mezz'ora, comunque controllate la doratura, in modo da scegliere se volete le brioches più o meno cotte. Buon appetito!

Musica consigliata: Immanuel Casto - Do ut Des
Una nuova hit del mitico Casto Divo (direttamente dal nuovo disco "Adult Music"), una vera e propria critica sociale al nostro governo, che ci dimostra quanto il Vate sia sempre un grande paroliere!